• Terre del Volturno I.G.T.

Terre del Principe

Siamo in Campania, tra le dolci colline di Castel Campagnano, poco più di mille abitanti, in provincia di Caserta.

Il territorio è un vero e proprio anello di congiunzione tra i massicci montuosi del Taburno e del Matese, i terreni sono ricchi delle preziose “arenarie di Caiazzo” che donano ricchezza al suolo, tanto da farne una delle zone più vocate alla coltivazione di vite ed olivo.

Tra le montagne scorre il fiume Volturno che ha segnato profondamente la storia di questo territorio e che ha regalato per secoli acqua e vita.

vini presentati

  • Terre del Volturno I.G.T.

Rosso | 2015

Terre del Principe

Il nome Ambruco deriva dalla contaminazione linguistica di "vitis labrusca", ossia vite selvatica. Nella omonima località, nei pressi di Castel Campagnano, esistevano piante secolari di viti selvatiche considerate dai contadini, per la loro vetustà, quasi sacre.
Vinificazione: selezione manuale, diraspa – pigiatura, macerazione e fermentazione in acciaio a temperatura controllata max 25°C, rimontaggi, macerazione 10 giorni, fermentazione malolattica in acciaio, maturazione per un anno in barriques 40% nuove, 30% di 1° e 30% di 2°passaggio, affinamento in bottiglia per almeno 12 mesi.
Note di degustazione: Vino potente ed elegante, di buona struttura, dal colore rubino carico.
Al naso sopravanzano sentori balsamici che si aprono subito dopo a un’ampia sequenza di note che richiamano piccoli frutti di bosco ma anche pepe verde e cioccolato.
In bocca è armonico, morbido con tannini setosi di estrema eleganza ed equilibrio.
La persistenza aromatica è lunghissima e sfuma lentamente in una scia speziata con ricordi di more e mirtilli

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Bianco | 2019

Terre del Principe

La località Sèrole, a Ruviano, compare nelle antiche mappe della zona. Caratterizzata da un imponente e bellissimo rudere di un'antica masseria, a Sèrole esiste ancora oggi un'aia ad uso comune, risalente al 1829, la cosidetta "Aria Nova", dove d'inverno i contadini si riunivano per trasformare i prodotti della terra, nelle sere d'estate per ballare e cantare.
Vinificazione:
cernita manuale, pigiatura e pressatura soffici, fermentazione parte in acciaio e parte in barriques nuove per circa tre mesi ad una temperatura tra 12-14°c. Successivamente il vino viene trasferito in tini di acciaio e resta sulle fecce fini per tre mesi, poi affinamento in bottiglia per circa 6 mesi.
Note di degustazione:
Vino elegante e versatile, con note minerali e di pietra focaia, sapido e ben equilibrato, si apre a una nuance di frutti esotici e note di albicocca matura. Finale lungo e persistente.

Iniziativa realizzata con il contributo del MASAF DGPQAI DD. N. 302355 del 07.07.2022 (contributi per azioni di informazione e promozione prodotti vitivinicoli) CUP J88H22001270008