Vigni Chigi è nata con l’intento di rinsaldare il legame con il passato, fra antiche discendenze e il richiamo ancestrale della terra.
Una passione che negli anni ha trasformato i sogni di una famiglia in un’attività in continua crescita con l’obiettivo di rendere giustizia ad un prodotto e un territorio ricco di storia e cultura gastronomica.
Come per tutte le storie che alla base sono mosse da una passione travolgente, quella della famiglia Chillemi Gianfrotta racconta di un sogno che li ha portati a rinsaldare il rapporto con le proprie radici, familiari, culturali, territoriali.
Forti di una discendenza nobiliare confermata da Re Carlo di Borbone nel 1751, l’intento principale della famiglia dall’anno in cui nacque l’attività è stato quello di valorizzare un patrimonio territoriale assolutamente straordinario.
Bianco | 2021
Il Pallagrello è una delle poche uve al mondo ad essere sia a bacca bianca che nera. Vino amato tanto da Re Ferdinando IV di Borbone che ordinò ai giardinieri di corte di inserirlo nella spettacolare vigna del Ventaglio situata alle spalle della Reggia di Caserta.
Il vino ha un colore giallo paglierino.
L’affinamento avviene in acciaio Al naso presenta subito sentori di frutta fresca, melone, ananas e banana. Al palato presenta un buon equilibrio e persistenza.
Rosso | 2021
È un antico vitigno ritrovato in un rudere romano da cui appunto il nome Casavecchia. Il vino è importante, austero, elegante e di grande struttura, dal colore rosso rubino.
L’affinamento avviene parte in acciaio e parte in botti di rovere.
Al naso si avvertono subito sentori balsamici, frutti di bosco, pepe verde e cioccolato. Al palato i tannini sono morbidi ed eleganti, la persistenza è lunga.
Rosso | 2021
Il Pallagrello è una delle poche uve al mondo ad essere sia a bacca bianca che nera. Vino amato tanto da Re Ferdinando IV di Borbone che ordinò ai giardinieri di corte di inserirlo nella spettacolare vigna del Ventaglio situata alle spalle della Reggia di Caserta.
Il vino è potente ma elegante, il colore è rubino carico, di grande struttura.
L’affinamento avviene parte in acciaio e parte in botti di rovere. Al naso si avvertono subito profumi di confettura fresca, lamponi e mirtillo.
Al palato è armonico, i tannini sono morbidi ed eleganti, la persistenza è lunga.
Iniziativa realizzata con il contributo del MASAF DGPQAI DD. N. 302355 del 07.07.2022 (contributi per azioni di informazione e promozione prodotti vitivinicoli) CUP J88H22001270008